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Riconoscimenti

Articolo tratto da: IL GOLOSARIO sezione "Il giornale del gusto"

B.rillo. Di nome e di fatto

di SILVANA DELFUOCO

  •    19.07.2021

 

 

A Castelletto Stura una sosta "illuminante" all'insegna del gusto e dell'accoglienza

 

 

Il piacere della serata inizia all’apertura della porta, subito contagiati dalla sorridente cordialità dell’accoglienza. E poi continua nella riscoperta delle due luminose salette eleganti ed essenziali, con i tavoli perfettamente apparecchiati – e già distanziati tra loro fin da tempi non sospetti – dove però soltanto in apparenza tutto appare immutato. Perché a uno sguardo meno superficiale non sfuggono i nuovi particolari che fanno la differenza, rivelando un’attenzione continua alla cura del dettaglio.

 

 

Prova inconfutabile ne è la lettura del menu, davvero illuminante sul lungo e complesso lavoro di ricerca e perfezionamento che la forzata chiusura ha comunque consentito.

 


Dopo i divertenti appetizer  “in barattolo” – questa volta acciughe al verde e prosciutto e melone – iniziamo, incuriositi, da Questa non è una bufala! percorso di prodotti 100% bufala. Si va da pomodoro e mozzarella, alla tartare, alla tagliata, alla burrata fresca, per terminare con un incredibile, e indimenticabile, cannolo con ricotta salata: il tutto, assolutamente, radioso.

 

 

Come assolutamente radioso è il coraggioso ossobuco alla milanese cotto e crudo maionese di midollo e gremolada, dove la tradizione, solo in apparenza “tradita”, ritorna nell’amalgama dei sapori e nel perfetto equilibrio dell’insieme.

Un classico appena rivisitato i ravioli alla parmigiana di melanzane, pensati per essere gustati senza uso di forchetta: ottimi nella realizzazione ma forse ancora da precisare nel dettaglio della presentazione finale; una radiosa sorpresa, invece, gli originali spaghetti di yogurt ragù di capesante e crema di mele allo zafferano, perfetto equilibrio tra occidente e oriente, che gli amanti della pasta sapranno di sicuro apprezzare. 

 

 

Secondo ottimo, e collaudato, piatto già di nostra conoscenza la sensazione di mare e monti fassona piemontese e ostriche, dove a farla da padrone è soprattutto la qualità delle materie prime.

 

 

Per chiudere, una novità: il bonet in crosta, che abbiamo scelto incuriositi dalla presenza – che si è rivelata vincente –  del barolo chinato. Carta dei vini non ampia ma sempre in fieri e ottimo rapporto qualità/prezzo.

 


Che dire? Che lo consiglieremo agli amici? Ma non l’abbiamo già fatto?

 

 

B.RILLO

Via Roma, 1
Castelletto Stura (CN)
tel. 3518810406
info@b-rillorestaurant.it
www.b-rillorestaurant.it

Articolo tratto da: DIARIO GOLOSO di SILVANA DELFUOCO

 

B.RILLO: quando a contagiare è l’entusiasmo

11 Giugno 2020

diariogoloso

news, ristoranti

 

 

 

Se non fosse per il sorriso “imbavagliato” che ci accoglie e per la “striscia” sul pavimento che ci indica implacabile di non avvicinarci più del giusto al bancone d’ingresso, il salto all’indietro  nel tempo sarebbe perfetto. Il modo migliore per lasciarsi alle spalle, per una sera almeno, questo increscioso periodo non ancore del tutto trascorso, e rasserenarsi nel pregustare una cena molto attesa: il nostro sabato-vigilia-di- Pasqua, allora rinviato sine die. E il die è finalmente arrivato.

 

B.RILLO: un nome tutto da scoprire

 

 

La scelta di pochi tavoli ben distanziati e gli studiatissimi arredi essenziali, nelle due salette di questo fresco ristorante, si è rivelata vincente.  Finita la “quarantena” è bastato rendere inoffensivo il quaderno-menu, imbavagliato nella plastica “sanificata” a ogni passaggio di mano, e distanziare l’arrivo degli ospiti, rigorosamente su appuntamento, perché non si “assembrino” all’ingresso e infine…riaprire la porta! L’entusiasmo di questi due giovani, assolutamente contagioso, si è dimostrato molto più forte di qualsiasi malevolo virus. Non per nulla si chiamano B.RILLO ! E lasciamo volentieri il compito a chi ci legge di scoprire il perché.

 

B.RILLO: prima che cambi il menu

 

Menu stagionale qui al B.RILLO e quindi sulla soglia del cambiamento. Noi però siamo riusciti a rituffarci nelle delizie ancora primaverili di cui avevamo memoria, riappropriandoci di sapori non dimenticati e rimettendoci in pari con quelli che ci mancavano. Come non fare il bis di queste meravigliose sensazioni di mare e di monti, ardito ed equilibratissimo accostamento di fassona  piemontese, ostrica e un pizzico di arance? O scoprire gli  allegri  gnocchetti festaioli, dove il castelmagno stringe un patto con la sangria? Per gli irriducibili della tradizione perché perdersi un assaggio degli impeccabili ravioli al forno, dalla sfoglia croccante e sottilissima, anche nella fresca versione dei ravioli d’acqua dolce, con ripieno di lucioperca? E dove mettiamo il caponet delle Langhe, rivisitato in foglia di vite?  o il vegano uovo in due cotture? o ancora…

 

Silvana Delfuoco

Articolo tratto da: IL GOLOSARIO la guida di Gatti e Massobrio

 

A Castelletto Stura la sosta da B.Rillo

di SILVANA DELFUOCO

  •   10.08.2020

 

 

RISTORANTI

 

La sorpresa della cucina di Luca Rillo che applica tecniche innovative a piatti della tradizione con esiti davvero felici

Due salette chiare e luminose, dagli arredi di un'eleganza essenziale ma molto curata nei dettagli, con i tavoli che già erano rigorosamente distanziati in tempi non sospetti. Lo ricordavamo così alla nostra prima visita, pochi giorni dopo la “prima” apertura inaugurale, poi bruscamente soffocata sul nascere dalla imprevista quarantena.


Come allora, l’accoglienza è quella calorosa della giovane maître, il cui sorriso cordiale continua a trasparire anche al di sotto della, speriamo temporanea, mascherina-anti-contagio. Guida attenta al servizio, insieme con la sua altrettanto premurosa collaboratrice, sarà pronta a soddisfare tutte le vostre curiosità sui tanti perché di questo nuovo locale: dalla divertente scelta del nome, ai dettagli sui piatti e sulla scelta delle materie prime, alla neonata linea di gastronomy da asporto.


In cucina c’è Luca Rillo, classe 1991, ma con alle spalle già un curriculum di tutto rispetto. Quello che gli permette ora di applicare tecniche innovative anche a piatti della tradizione con esiti davvero felicemente sorprendenti.
Un simpatico omaggio alla tradizione, offerto come appetizer – ottima l’insalata russa dalla freschissima maionese – precede felicemente l’arrivo degli antipasti (12 euro).


Perfetto quindi anche nella presentazione ecco comanda il mare, crudité di pesce, molluschi e crostacei, di cui ricordiamo in particolare il salmone selvaggio norvegese e i gamberi di Mazzara;
gli si affianca benissimo, creativa interpretazione di un piatto storico, il caponet delle Langhe: Fassona, salsa di mosto di vino di Giacomo Grimaldi e salsa alle nocciole Tonda gentile, il tutto avvolto in foglia di vite.


L’originalità della scelta degli ingredienti non fa davvero rimpiangere la “ricetta della nonna”! Incuriositi dal nome, ci lasciamo tentare dai ravioli al forno: maialino, stracciata di burrata, curry e pomodoro. Perfetta la croccantezza della pasta, giusta la succulenza per il sapore deciso del ripieno: il che, lo confessano le mie origini emiliane, è davvero difficile da ritrovare su una tavola piemontese… (prezzo medio primi piatti euro 13).


Continua l’avventura con il secondo piatto (prezzo medio euro 17) , sensazione di mare e monti: Fassona piemontese, ostrica e arancia. Un accostamento tanto azzardato quanto, innegabilmente, vincente, cui il tocco agrumato conferisce un quid inatteso.
Dolce conclusione il tradizionale Mont Blanc, marron glacé, panna e meringa, dall’elegante presentazione “scomposta” (euro 7).


Ottimo il rapporto qualità/prezzo e grande attenzione alle materie prime e al km0. Carta dei vini ancora in fieri, che forse meriterebbe una più attenta apertura al territorio, ma soprattutto all’estero (perché no a una coppa di champagne?)
E, finita la cena, fatevi accompagnare – vi diranno di sì, anche in questi tempi non facili – nella piccola cantina sottostante, un gioiello che risale al ‘700, che ora ospita anche un tavolo, in attesa di eventi tutti ancora da immaginare: un valore aggiunto, se ancora ce ne fosse bisogno, all’avventura appena iniziata da questi due giovani coraggiosi e capaci. Il futuro, lo sappiamo, ha un cuore antico... e, qualche volta, anche l’entusiasmo di un sorriso contagioso!
 

B.RILLO

Via Roma, 1
Castelletto Stura (CN)
tel. 3518810406
info@b-rillorestaurant.it
www.b-rillorestaurant.it

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